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News/Eventi  >  L'Officina 52 di ritorno da Scampia: voglia di forti relazioni



I ragazzi e gli operatori del Centro di Aggregazione Officina 52 sono tornati da Scampia con l’entusiasmo di comunicare la straordinaria esperienza condivisa insieme agli amici napoletani. Una settimana vissuta all’insegna delle forti emozioni, quella trascorsa nel celebre quanto degradato quartiere del capoluogo partenopeo, dove il gruppo ha avuto la possibilità di toccare con mano non solo la situazione sociale, ma specialmente gli sforzi che la cooperazione sociale mette in campo a favore dei giovani in questa terra di frontiera.
“Siamo andati a Napoli – spiega Nicola Proscia, responsabile dell’Officina – con l’immagine di degrado sociale che i media offrono di Scampia: l’impatto che abbiamo avuto entrando dentro a questo microcosmo è che la realtà è più cruda e compromessa rispetto a quanto leggiamo sui giornali, ma ciò che più ci ha impressionato è il desiderio di relazioni forti, di riscoperta di valori come l’amicizia, l’aiuto vicendevole che si legge sui volti degli operatori e dei ragazzi che abbiamo incontrato”.
Nel corso della settimana (dal 16 al 22 aprile) i giovani forlivesi hanno incontrato i membri del Consorzio di Solidarietà sociale Co.re. e della cooperativa sociale Obiettivo Uomo e con loro hanno condiviso le attività quotidiane all’interno del Centro di Educazione Territoriale, del Doposcuola e del Centro dedicato ai Mestieri, dove gli adolescenti di Scampia, che hanno abbandonato gli studi, imparano professioni artigianali come l’estetista, il parrucchiere, il falegname o l’elettricista. Sono venuti a contatto con il gruppo musicale Terre ‘e Scampia, che già era stato a Forlì nel 2010, e hanno avuto la possibilità di approfondire quanto il linguaggio musicale sia importante per crescere, per riflettere sulla propria condizione di vita e sui valori su cui costruire il futuro.
“La situazione a Scampia – afferma Benedetta Bandini, operatrice di Officina 52 – e le infiltrazioni camorristiche nella vita di tutti i giorni sono tali che il punto di non ritorno è stato abbondamentemente superato: l’impressione che abbiamo avuto è che il problema non sia vincere la camorra sul piano della sicurezza, ma su quello educativo. Abbiamo apprezzato tantissimo gli sforzi della cooperazione sociale per i giovani e vi abbiamo letto dentro una sorta di “resistenza al male”, una nuova proposta educativa, che per guardare avanti con una speranza in più. La cooperazione sociale rappresenta per Scampia una strada opposta alla camorra, che a fronte dell’interesse economico esasperato e del disprezzo della persona, mette la generosità, l’amicizia e il desiderio di accompagnare i giovani verso valori positivi”.
Il contatto fra Officina 52 e le cooperative sociali di Scampia diventerà un percorso di aiuto reciproco e uno scambio prolungato nel tempo: è probabile che già nel corso dell’estate alcuni cooperatori di Obiettivo Uomo siano ospiti a Forlì, per conoscere la nostra rete di cooperative sociali. L’intero progetto è stato in parte finanziato dal Comune di Forlì, assessorato alle politiche giovanili e dalla Circoscrizione n. 3.